Energia Idroelettrica
L’energia idroelettrica Mediolanum Zion Steampunk House la ricava partendo dal naviglio sotterraneo che circonda il centro di Milano.
L’acqua viene convogliata all’interno delle vecchie gallerie della metropolitana M1, portandola fino alla comunità.
Sotto il Palazzo della Ragione l’acqua viene convogliata in delle condotte forzate con le quali la sua potenza e la sua velocità viene aumentata. L’acqua entra quindi in un sistema di turbine autocostruite con eliche ricavate dai battelli ritrovati sui navigli e dinamo recuperate da vecchie automobili e generatori in disuso. Alcune turbine invece che produrre corrente attivano dei meccanismi meccanici per pompare acqua nel sistema idrico o per attivare altri meccanismi.
Energia solare termica
Un gruppo di pannelli solari posizionati sul tetto del corpo centrale del Palazzo della Ragione produce acqua calda utilizzabile per scaldare l’ambiente interno.
Ogni pannello solare è autocostruito con materiali di riciclo:
• Il cristallo di un parabrezza o del portellone di una macchina.
• 4 assi in legno recuperato (pallett) alto circa 12 cm
• una lamiera di acciaio al carbonio (lamieraccia) dello spessore di 3 mm
• 1 tubo di rame flessibile
• Quantità sufficiente di lana di vetro o lana di roccia (recuperati)
• Chiusura fondo del pannello in lamiera, spessore 1 mm
• Filo di rame nudo (recuperato) o di ferro dolce, di diametro non inferiore ad 1 mm.
• Vernice nera opaca (catramina)
• Collante
Energia solare elettrica
Oltre ai pannelli termici, vengono recuperati da case o ditte abbandonate dei vecchi pannelli fotovoltaici da utilizzare per produrre energia elettrica. L’energia prodotta durante il giorno viene accumulata in un gruppo di batterie ricavate da vecchie automobili o camion, cellulari, elettrodomestici, gruppi di continuità...
Energia Eolica
Per sfruttare l’energia vengono realizzati dei “generatore ad asse verticale”: un generatore eolico ad asse verticale è un tipo di macchina eolica contraddistinta da una ridotta quantità di parti mobili nella sua struttura, il che le conferisce un'alta resistenza alle forti raffiche di vento, e la possibilità di sfruttare qualsiasi direzione del vento senza doversi riorientare continuamente. È una macchina molto versatile e facilmente costruibile con materiali di scarto.
Termovalorizzazione
Utilizzando la struttura della ex Galleria Vittorio Emanuele, viene costruito un forno esterno alla fortezza del Palazzo della Ragione nel quale vengono inceneriti i rifiuti per ricavare energia termica, utile per riscaldare e produrre energia elettrica nelle condizioni di emergenza. L’energia generata dalla combustione può anche essere utilizzata per fondere metalli.
Biodiesel
Il biodiesel è un composto organico ottenibile con facilità da elementi di facile reperimento. E' possibile utilizzarlo come carburante alternativo in grado di alimentare i vecchi veicoli a combustibili fossili.
Composto:
usando come materia prima i trigliceridi che provengono da qualsiasi fonte, olio vegetale nuovo, olio fritto di cucina, grassi animali è possibile produrre un combustibile riciclando addirittura scarti alimentari.
In concreto per la realizzazione occorrono 3 molecole di alcool metilico per ogni molecola di trigliceride da trasformare e un po’ di catalizzatore (soda caustica) per promuovere la reazione. Tradotto in misure a noi più familiari ci vorrebbero: 0,1 litri di metanolo e circa 3,5 g di soda caustica per ogni litro di olio fresco.
Attrezzatura:
- un fornelletto elettrico,
- una bilancetta da cucina precisa al grammo
- una vecchia pentola in disuso della capienza di circa 3 litri
- un agitatore (realizzato con un trapano elettrico)
Realizzazione:
Mescolare circa 275 cc di alcool etilico (CH3-CH2-OH) con 7 g di soda caustica (NaOH) fino a completa dissoluzione (in questo modo si ottiene l’etossido).A parte, mettere a scaldare la pentola con un litro di olio di semi e, raggiunti i 50 °C, aggiungere l’etossido. Subito dopo la miscela si intorpidisce, diventando di colore scuro. A questo punto si inserisce nel liquido l’agitatore (realizzato con il trapano). Dopo un’ora, si spengono fornelletto e agitatore. A questo punto la miscela comincia a separarsi in due fasi, sul fondo si deposita la glicerina (ottima per creme emollienti e prodotti cosmetici) densa e scura, in alto l’estere (il biodiesel), più chiaro e liquido.
Si lascia riposare qualche ora per la completa separazione e poi si prosegue. La cosa migliore è poter utilizzare un recipiente con un rubinetto sul fondo, in modo da fare defluire prima la glicerina e dopo l’estere. Ci siamo quasi. L’ultima operazione da eseguire è il lavaggio del biodiesel. E’ sufficiente una botticella di plastica da 50 litri con un rubinetto in fondo, una pompetta da acquario per soffiare aria, e relativa tubazione ed erogatore.
Ho messo il biodiesel da lavare nella botticella (30 litri per volta) e ho aggiunto 10 litri d’acqua. A questo punto ho lasciato gorgogliare l’aria nell’acqua (che, essendo più pesante, si deposita in fondo) in modo da creare una corrente continua tra acqua tirata su dall’aria e biodiesel. L’acqua si lega ai residui disciolti nel biodisel e li trascina con sé in basso. Lasciare decantare l’acqua (che diventava biancastra) per circa 8 ore e farla defluire a sedimentazione completata. Ripetere il trattamento 3 volte, finché l’acqua non rimane pulita. Quindi si apre il rubinetto e si lascia defluire tutta l’acqua, quello che rimane è il biodisel pronto all’uso.