Comunicazione

 (Arte come mestiere, Bruno Munari 2009)


CONCETTI DI BASE
Una delle problematiche più evidenti nell’opera di ricostruzione del nostro insediamento riguarda porre le basi per un nuovo paradigma comunicativo condiviso dalla collettività di Mediolanum Zion; l’azione più efficace consiste nel recuperare sistemi iconici-visivi pre-esistenti e riutilizzabili (come la segnaletica stradale, universalmente riconosciuta poiché basata su simboli e archetipi), al fine di implementarli nell’insediamento e nelle aree circostanti con interventi grafici minimal e basilari, attraverso l’utlizzo di vernici di scarto, stencil e materie adesive.


La nuova comunicazione si sviluppa dunque attorno a due punti fondamentali:


1.    Linguaggio iconico-visivo
E' costruito attraverso l'immagine, ad esempio il linguaggio architettonico o pittorico.
2.    Linguaggio gestuale
Consiste nei messaggi volontari e/o involontari che il corpo umano comunica attraverso espressioni (sguardi,mimica facciale etc.), gesti (delle mani o delle braccia), movimenti (alzarsi, sedersi, dondolare le gambe etc.).


BASI TEORICHE
•    Principi percettivi di forme e colori: ad es. utilizzare serie di forme geometriche base e colori che sono globalmente percepiti ed elaborati dal nostro cervello con significati precisi (triangolo: pericolo, rosso: divieto, etc.).
•    Studi su percezione e forme (Gestalt).


MATERIALI
Riuso e implementazione di tutti gli apparati segnaletici e iconici (cartelli stradali, insegne, etc.) ormai inutilizzati nella città dopo la catastrofe ambientale. Vernice spray e qualsiasi altro mezzo disponibile che permetta di operare degli interventi grafici ed estetici ex novo o sui supporti già esistenti (ad es. il cartello che segnala il corso d’acqua può essere riutilizzato per segnalare delle fonti/sorgenti di acqua e, con determinati segni, identificare se si tratti di acqua potabile o inquinata).


CAMPO D’AZIONE
1.    Comunicazione interna: infografica interna a Mediolanum Zion Steampunk House (suddivisione delle aree per funzione/scopo, etc.), relazioni sociali e comunicazione tra i gruppi e nuclei abitativi dell’insediamento, gestione delle gerarchie e dei ruoli, valori condivisi.
2.    Comunicazione esterna: infografica relativa gli ambienti circostanti l’insediamento (segnalazioni di pericolo, sorgenti d’acqua, risorse, materie prime, insediamenti rivali etc.), gestione delle comunicazioni con le comunità esterne.




COMUNICAZIONE INTERNA
 

REGOLAMENTAZIONE DELLE DINAMICHE SOCIALI E GERARCHICHE
Per favorire la stabilità sociale dell’insediamento, considerata la delicatezza delle relazioni interpersonali all’interno del nostro nucleo di 30 persone, bisogna prestare particolare attenzione agli strumenti di gestione delle relazioni.


Tutti i gruppi hanno al loro interno un responsabile che si occupa di pianificare le attività e coordinare il lavoro: i responsabili vengono cambiati secondo uno schema di rotazione settimanale.


La rotazione consente di evitare abilmente i meccanismi di concentrazione del potere: tutti ricoprono prima o poi il ruolo di responsabili, il quale comunque ha scadenza temporale naturale.


•    Il consiglio dei saggi e il triumvirato: a cadenza settimanale tutti i responsabili dei diversi gruppi, definiti “saggi”, si incontrano per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e coordinare la vita della comunità di Mediolanum Zion. Nel consiglio, a votazione, sono chiamati a dirigere i lavori assembleari 3 responsabili secondo il modello del triumvirato (SALUTE, LAVORO, MORALE). Eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari devono essere presi in assemblea collettiva e a maggioranza assoluta (ad es. allontanamenti, espulsioni temporanee, etc.); il consiglio dei saggi cambia ogni settimana, poiché gli stessi responsabili ruotano all’interno dei gruppi. Anche questo consente di evitare accentramento di poteri e responsabilità: nell’insediamento tutti sono saggi e tutti prima o poi sono chiamati a ruoli di direzione nei confronti della comunità.


•    Unità di crisi: in particolari situazioni di crisi come carestie, conflitti bellici estenuanti con insediamenti avversari, etc., il consiglio dei saggi ha la facoltà di dare comando totale al triumvirato corrente, il quale acquisisce poteri di controllo globali sulle attività dell’insediamento (escluso quello militare e difensivo, che rimane in mano a tutta la collettività). L’unità di crisi ha durata temporale ridotta e comunque prestabilita, allo scadere della quale il triumvirato torna alle normali funzioni. Questo tipo di gestione gerarchica, da utilizzare solo in caso di emergenza estrema, consente di semplificare i tempi di reazione nei confronti del pericolo; il rischio che il triumvirato sfrutti in maniera negativa il potere è scongiurato dalla permanenza delle funzioni militari nelle mani dell’intera comunità.




SIMBOLI E SCARIFICAZIONI: LEALTA’ E APPARTENENZA
Ogni gruppo funzionale all’interno dell’insediamento possiede il proprio simbolo personalizzato per identificarne immediatamente il ruolo e le competenze. I diversi simboli e scale cromatiche vengono utilizzati per identificare altresì le aree interne all’insediamento e di competenza dei diversi gruppi, attraverso infografiche ed altri elementi di comunicazione (stencil, vernici, etc.).


I simboli, oltre ad essere riportati sugli indumenti da lavoro/missione delle persone, sono riprodotti sulla PELLE dei membri della comunità con l’uso di vere e proprie SCARIFICAZIONI, in modo da rendere l’appartenenza all’insediamento e alla funzione assegnata indelebili.


Può sembrare una metodologia un po’ cruda ma, considerate le difficoltà post-catastrofe, questo tipo di prova d’onore (e allo stesso tempo di forza) consente di creare un “legame di sangue” ferreo tra l’individuo, la comunità e la sua funzione all’interno dell’insediamento.




COMUNICAZIONE ESTERNA

•    Identificazione delle aree: vengono recuperati e utilizzati gli stessi simboli di identificazione dei gruppi, attraverso gli opportuni interventi grafici.







•    Comunicazione con altri insediamenti: onde radio,  alfabeto morse (attraverso la linea di funivia allestita dal Gruppo Trasporti & Mobilità), gestualità, diplomazia e alleanza.




LINGUAGGIO GESTUALE

Nel caso si verifichi la necessità di utilizzare un linguaggio “silente”, al fine di celare i processi comunicativi a gruppi esterni, si può recuperare e insegnare alla comunità dell’insediamento tutto il paradigma di hand gestures di derivazione dalam pramuka (indiana).